Ci sono due diritti di prelazione agraria:
il diritto di prelazione in favore del coltivatore diretto (del fondo oggetto di vendita) ed il diritto di prelazione del proprietario o del coltivatore del fondo confinante.
Perchè abbia il diritto di prelazione è necessario che il confinante agrario che non solo rivesta la qualifica di coltivatore diretto per essere dedito in concreto alla attività agricola ma altresì che coltivi direttamente il fondo adiacente a quello posto in vendita, non essendo sufficiente che eserciti altrove l’attività di agricoltore.
Non spetta inoltre il diritto del confinante agrario ove il confinante agrario occupi il terreno in virtù di un contratto di comodato agrario.
In presenza di entrambi i diritti prevale il diritto del coltivatore diretto affittuario del fondo offerto in vendita.
La denuntiatio deve consistere in una proposta contrattuale completa di tutti gli elementi essenziali della futura compravendita: non richede l’allegazione del contratto preliminare; deve contenere il nome del terzo acquirente. La menzione dell’acquirente terzo non è necessaria al confinante agrario non subentrando quest’ultimo.
Rientrano tra le attività agraie l’attività di agriturismo a condizione che l’attività di coltivazione prevalga su quella commerciale, quando il fondo oggetto di vendita in parte abbia destinazione agricola (ammessa) e in parte destinazione edilizia (esclusa), quando il fondo è un bosco in favore del silvicoltore ed è escluso quando si svolge attività di allevamento di bestiame.
La prelazione si applica sia in caso di trasferimento a titolo onerso sia in caso di concessione in enfiteusi mentre non è consentita nei casi di permuta, vendita forzata, liqudazione coatta, liquidazione giudiziale, espropriazione per pubblica utilità e quando i terreni in base a piani regolatori e anche se non ancora approvati siano destinati ad utilizzazione edilizia, industriale o turistica.
Il prelazionario leso dall’omessa denuntiatio viene soddisfatto completamente con il riscatto che consiste nel diritto di rivedicare il bene anche nei confronti del terzo acquirente.
Non è possibile inoltre rinunciare preventivamente al diritto di prelazione legale senza alcuna notifica della denuntiatio a differenza invece della rinuncia preventiva del coerede che è valida.
La complessità delle norme che regolano i diritti di prelazione agraria richiede un’attenta valutazione caso per caso. Pertanto, è sempre opportuno farsi assistere da un avvocato, sia per la corretta redazione della denuntiatio sia per tutelare i propri diritti in caso di controversie.