Bisogna innanzitutto sapere che cosa sono le criptovalute: si tratta di rappresentazione digitale di valore, non emessa da un banca centrale o da un’autorità pubblica, non necessariamente collegata a una valuta avente corso legale, utilizzata come mezzo di scambio per l’acquisto di beni e servizi e trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente. Tale valore è spendibile mediante la sottoscrizione crittografica di una transazione con indicato l’ammontare e gli indirizzi di arrivo, quasi come un ordine di bonifico ad un codice IBAN. La transazione sarà poi inclusa in un blocco del registro pubblico e sarà quindi sostanzialmente irrevocabile.
Oggi è possibile acquistarle con carte di credito o bonifico attraverso intermediari specializzati o borse di scambio. Si possono acquistare anche prodotti finanziari direttamente e fondi in banca che replicano l’andamento delle principali criptovalute.
È possibile oggi acquistare un immobile mediante criptovalute seguendo diverse strade.
Una prima ipotesi è la seguente: il compratore ed il venditore aprono due wallet sulla piattaforma di un unico intermediario che contestualmente all’atto riceve le istruzioni del compratore di trasferire la somma al venditore. Questa procedura può essere fatta online attraverso il sito del fornitore di servizi aperto di fronte al notaio al momento del rogito dal compratore oppure offline, comunicando con persone fisiche che precedentemente siano state rese edotte della situazione e abbiano prestato il consenso a collaborare per il buon esito dell’operazione. Al termine della procedura il venditore avrà il dititto di prelevare la somma dal proprio wallet temporaneo presso l’intermediario per destinarla ad un wallet di cui custodisca le chiavi, un exchange, un altro intermediario o altrove.
Un’altra ipotesi sarebbe quella di realizzare direttamente la transazione sulla blockchain attraverso il pagmento della somma da un web, software o, meglio, hardware wallet del compratore a un indirizzo del venditore.
Il pagamento può avvenire precedentemente all’atto o contestualmente ed attendere in quest’ultimo caso che l’operazione sia stata portata a termine.
Per questa ipotesi non esiste nessun intermediario, quindi niente commissioni e l’operazione è irrevocabile una volta che il blocco contenente la transazione sia stato validato nella blockchain.
La terza ipotesi prevede che la transazione pur realizzata tra due wallet presso lo stesso intermediario, lascia comunque il suo indelebile segno nella blockchain: il trasferimento è immediato; attraverso l’indicazione del blocco e degli indirizzi si garantisce certezza e tracciablità del pagamento e, per quanto sia comunque richiesta la presenza di un notaio e di un atto soggetto a registrazione e pubblicità immobiliare, può esserci la massima riservatezza sulle modalità di transazione, in quanto non è necessaria l’indicazione dell’intermediario ma solo dell’indentificazione della transazione.
La quarta ipotesi è quella di prevedere la stampa di una chiave privata che consenta di disporre di criptovaluta e consegnarla alla controparte come un assegno circolare al momento del pagamento durante il rogito. Può prevedersi la verifica della chiave da parte del notaio prima del rogito.
Per chi non si sente sufficientemente sereno è possibile procedere ad una transazione in criptovalute anche attraverso un intermediaro detentore di portafogli di titolarità di entrambi gli utenti che può essere una banca o un altro soggetto abilitato.