Il venditore potrebbe occultare anche vizi giuridici che limitano il godimento quando l’immobile è gravato da oneri o da diritti reali o personali.

In questo caso il compratore può:

– sospendere in via anticipata e cautelare il pagamento del prezzo;

– domandare l’esecuzione in forma specifica con conseguente richiesta di riduzione del prezzo e risarcimento del danno;

– chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento ed il risarcimento del danno.

Questi rimedi si applicano anche nella fase della stipula del contratto preliminare.

Il venditore sarà esonerato da responsibilità quando l’acquirente ne è a conoscenza.

In ordine ai vizi giuridici di godimento ricordiamo quelli di tipo urbanistico e paesaggistico: vincoli di inedificabilità derivante da strumento urbanistico, vincolo di destinazione derivante da strumento urbanistico, vincolo di inedificabilità, atti d’obbligo sottoscritti dal privato con il Comune o vincili derivanti da concessioni edilizie, vincoli di destinazione in forza di un piano particolareggiato non approvato, vinicolo edificatorio derivante dalla presenza di un oleodotto militare nell’area circostante, vincolo cimiteriale, vincolo idrogeologico che impone l’inedificabilità; vizi di tipo edilizio: irregolarità edilizia di una costruzione realizzata in difformità dalla licenza edilizia, difformità edilizie e oneri di urbanizzazione, potenzialità edificatorie ridotte per cessione di cubatura, non conformità della costruzione al progetto approvato dall’amministrazione; grave inadempimento contrattuale e irregolarità urbanistica; vizi giuridici di tipo ambientale: oneri di bonifica ambientale, sottosuolo occupato da rifiuti solidi e bonifica dell’area,tossicità del terreno; vizi giuridici derivanti da diritti reali, obbligatori e distanze: servitù di passaggio, uso pubblico di passaggio “ab immemorabile”, diritto d’usufrutto, diritto di abitazione del coniuge con provvedimento giudiziale, contratto di affitto agrario, mancato rispetto delle distanze legale; vizi apparenti del godimento: vincolo di inedificabilità imposto dal piano regolatore generale, vincolo urbanistico derivante da un piano particolareggiato apparente, vincolo di distanza dalla strada statale e riduzione di capacità edificatoria risultante dal piano regolatore, vincoli urbanistici imposti dal piano regolatore generale, vincolo di destinazione in forza di un programma di fabbricazione equiparabile al piano regolatore, vincoli urbanistici su aree destinate a interventi di edilizia popolare, vincolo del prezzo massimo derivante dalle norme di edilizia agevolata, diritto d’uso a parcheggio, servitù di passaggio su terreno agricolo, servitù di elettrodotto, concorrenza di proprietà  e servitù nel sistema tavolare, prescrizioni edilizie e divieto di modificare unità immobiliari derivanti da regolamento condominiale, comodato precario, sopravvenuti vincoli di bene culturale.

Bisogna inoltre sottolineare il fatto che sono inefficaci le clausole cosiddette di stile che facciano cioè generico riferimento a stati di fatto sussistenti, a servitù attive e passive e così via.